VECCHI GIOCHI, TECNOLOGIE NUOVE

Prendi un vecchio gioco, di oltre vent’anni fa, un labirinto di legno con dentro una pallina di metallo da manovrare con due manopole, ma guardalo con gli occhi di quattro studenti di web e interaction: design minimale e sofisticato, un sensore di rilievo di movimento e nuove tecnologie a renderlo attraente anche per un bambino di oggi. Quello che non cambia, tra il vecchio gioco e il Labyrinth di Hart Studio, è il divertimento immediato e l’empatia che si crea con la macchina.

QUATTRO STUDENTI E UN PROGETTO AMBIZIOSO

“Il problema, in Italia, è che questa consapevolezza manca ai cittadini, anche ai nostri coetanei ma anche alle istituzioni, e la stampa non sempre informa nel modo giusto” spiega Amerigo Ievoli, insistendo su come invece, in un settore come quello del web e delle nuove tecnologie, si possa crescere rapidamente e bene anche partendo dal basso, “basta avere buone idee, impegnarsi al massimo e crederci”. Aiutati anche da “un senso estetico molto sviluppato, tipico di noi italiani, che nel design può fare la differenza”, commenta Daniele Sauzzi, che dei quattro è certamente quello più attratto dalle arti visive. Su una cosa, però, bisogna intervenire secondo i ragazzi, e cioè la scuola: lo studio di materie come l’interaction design “darebbe alle nuove generazioni la possibilità di conoscere un settore in grande sviluppo e fargli capire che la tecnologia non è solo social network” continua Sauzzi. Gli fa eco Marco Notarianni, secondo cui il loro percorso “segue una concezione completamente diversa del modo di studiare e conoscere una professione: noi non stiamo solo sui libri, ma cresciamo soprattutto attraverso la pratica e la sperimentazione”.

Hart Studio – la web interaction è un gioco serio

FUTURO
Crescita attraverso il crowdfunding di Indiegogo, sviluppo del Labyrinth in chiave social, maggiori diffusione e comunicazione dei progetti: questo, in sintesi, sarà il 2015 di Hart Studio. “Saremo concentrati sulle cose che ci piacciono: se poi questo diventa un vero lavoro siamo felici, ma ciò che conta davvero è conoscere gente, condividere, crescere. E divertirci, sempre”.

@CloProietti

Fonte (http://www.tomatomag.com/magazine/it/hart-studio-la-web-interaction-e-un-gioco-serio/)

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